Aphelandra
Nome comune
Afelandra, pianta zebra.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Asteride
Ordine
: Lamiales
Famiglia
: Acanthaceae
Genere
: Aphelandra
Specie
: Aphelandra squarrosa
Origine e diffusione
Specie perenne sempreverde nativa del Centro Sud America.
Descrizione botanica e principali specie
È una pianta arbustiva di dimensioni contenute, molto apprezzata per la bellezza delle sue
foglie di colore verde intenso con evidenti nervature bianche. I fiori sono riuniti in
infiorescenze a spiga di colore giallo o aranciato che emergono da vistose brattee dello
stesso colore. Esistono numerose varietà che si differenziano per il colore delle foglie,
per le nervature e per il diverso colore dei fiori.
Luce
Ha necessità di una buona illuminazione ma non deve essere esposta al sole diretto.
Temperatura
Gli intervalli di temperatura devono essere tra i 18 °C e i 25 °C (intorno ai 12 °C durante il periodo di riposo invernale).
Annaffiatura e umidità ambientale
Il terreno deve restare sempre appena umido durante la primavera e l’estate e occorre fare molta attenzione a evitare i ristagni
d’acqua nel sottovaso mentre in autunno e in inverno va mantenuta più asciutta.
È una pianta che ama gli ambienti umidi pertanto nebulizzare spesso le foglie con acqua a temperatura ambiente durante il periodo
estivo e sistemare nelle vicinanze del vaso delle ciotole piene d’acqua che evaporando, aiuteranno a mantenere un ambiente
umido.
Sistemare il vaso in un sottovaso con della ghiaia e dell’acqua facendo attenzione che il fondo del vaso resti all’asciutto..
Rinvaso e tipo di terreno
Il rinvaso si effettua ogni anno alla fine dell’inverno usando un vaso poco più grande del precedente in quanto le radici non amano avere grandi spazi a loro disposizione.
L’afelandra ama terreni leggeri pertanto un buon substrato di coltivazione potrebbe essere formato da torba e sabbia grossa o perlite (rapporto 2:1).
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Dalla primavera e per tutta l’estate ogni settimana diluire nell'acqua d’annaffiatura un buon concime liquido, a dosi dimezzate rispetto a quelle riportate nell’etichetta della confezione.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
La fioritura inizia verso la fine della primavera–inizio dell’estate.
I fiori durano poco tempo mentre le brattee fiorali sono molto persistenti e si conservano per diversi mesi.
Potatura
A febbraio, se la pianta ha un aspetto disordinato, può essere potata fino a metà altezza.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare).
Propagazione
In primavera si può realizzare la moltiplicazione per talea, prelevando apici vegetativi lunghi circa 8-10 cm che si piantano in una miscela formata da torba e sabbia in parti uguali. Il vaso
si sistema in una zona ombreggiata con una temperatura intorno ai 25 °C. Quando inizieranno a comparire i primi germogli vuol
dire che le talee avranno radicato. A quel punto si aspetta che si irrobustiscano e successivamente si trapiantano nel vaso definitivo.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per talea
).
Parassiti e malattie
Scarse annaffiature o temperature troppo basse possono provocare
l'improvvisa caduta delle foglie
.
Foglie deformate e appiccicose annunciano la presenza di afidi
o come comunemente sono chiamati, pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli afidi”).
La cocciniglia bruna
si manifesta con formazioni
cerose scure simili a piccoli rigonfiamenti che se grattati leggermente vengono
via facilmente. Per il fatto che vive prevalentemente sotto queste formazioni, localizzate
prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie, è un insetto difficile da combattere.
La lotta si effettua o strofinando sopra questo rigonfiamenti cerosi un batuffolo di cotone
imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
Raccomandazioni sulla coltivazione
Pulire regolarmente le foglie ogni due settimane con un panno morbido umido oppure fare una doccia leggera alla pianta (per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Pulizia foglie”).
Non ama le correnti d'aria che potrebbero esserle letali.
Non utilizzare mai prodotti d’alcun genere per lucidare le foglie perché otturano gli stomi e quindi impediscono i normali processi fisiologici della pianta.
Curiosità sulle piante
L’Aphelandra squarrrosa
a causa delle nervature bianche delle foglie è
chiamata pianta zebra
.
Etimologia del nome
Aphelandra
deriva dal greco apheles
«semplice» e andros
«uomo» per il fatto che le antere sono molto semplici.