Oleandro
Nome comune
Oleandro.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
: Gentianales
Famiglia
: Apocynaceae
Genere
: Nerium
Specie
: Nerium oleander
Origine e diffusione
Il genere Nerium
raggruppa specie arbustive perenni sempreverdi tipiche dei paesi mediterranei.
Descrizione botanica e principali specie
La pianta forma rami flessibili che portano foglie prive di picciolo, lanceolate e coriacee. I fiori, semplici o doppi, di colore variabile dal bianco, al crema, al rosa, al rosso (a seconda della varietà) sono profumati. Molto diffusa è la varietà
Nerium oleander
‘Variegata’
con caratteristiche foglie striate color crema.
L'oleandro è una tipica pianta da esterni delle regioni a clima mite ma può essere allevata con discreto successo anche in vaso.
Luce
Cresce in pieno sole.
Tmperatura
L'olenadro è una pianta che non ha grossi problemi con la temperatura massima mentre la temperatura minima non dovrebbe scendere sotto i 5 °C. Nelle zone dove la temperatura si abbassa sensibilmente oltre questo valore, è consigliabile allevarla in vaso per ripararla durante la stagione fredda.
Annaffiatura e umidità ambientale
Dalla primavera all’estate annaffiare in modo da mantenere il terreno sempre umido mentre d’inverno, bagnare con molta più moderazione.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo
Come e perché annaffiare).
Rinvaso e tipo di terreno
Se allevata in vaso si rinvasa a marzo ogni due anni (le piante più giovani ogni anno). Non occorrono terreni particolari: un buon terriccio fertile mescolato a torba e sabbia grossa (rapporto 2:1:1) sarà perfetto.
È preferibile coltivare l’oleandro in grossi vasi di plastica perché trattengono meglio l’umido rispetto a quelli di terracotta in considerazione del fatto che è una pianta che ha bisogno di un’umidità elevata e costante.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Somministrare un concime liquido ogni due settimane in primavera e in estate.
Fioritura
Fiorisce da giugno a settembre ed è opportuno eliminare i fiori non appena sfioriscono.
Potatura
Agli oleandri, in autunno, non appena gli ultimi fiori sono appassiti, è importante
accorciare gli steli che hanno fiorito per metà della loro lunghezza mentre gli altri rami dovranno essere tagliati a 10 cm dalla base per avere una pianta a cespuglio. Diversamente, per avere un oleandro ad alberello, si asportano da subito tutti i getti laterali, fino a quando il fusto non avrà raggiunto l’altezza desiderata. Dopo di che si cima regolarmente per farlo ramificare.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare
).
Propagazione
A giugno-luglio si può fare la moltiplicazione per talea semplicemente mettendo in un bicchiere d'acqua delle porzioni di ramo apicali lunghe circa 10-15 cm. Quando le radici avranno raggiunto circa 2,5 cm di lunghezza potranno essere piantate in terra.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per talea
).
Parassiti e malattie
Se le foglie appassiscono o i boccioli fiorali non si sviluppano
vuol dire che le annaffiature sono scarse.
La cocciniglia bruna
si manifesta con formazioni
cerose scure simili a piccoli rigonfiamenti che se grattati leggermente vengono
via facilmente. Per il fatto che vive prevalentemente sotto queste formazioni, localizzate
prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie, è un insetto difficile da combattere.
La lotta si effettua o strofinando sopra questo rigonfiamenti cerosi un batuffolo di cotone
imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
I batteri (Pseudomonas syringae subspecie savastanoi) molto spesso attaccano la pianta manifestandosi con fiori abortiti, foglie deformi e formazioni tumorali
.
L’infestazione insorge in seguito alle frequenti bagnature delle foglie quando si annaffia. La malattia non si cura: si devono solo eliminare e bruciare le parti infette avendo l’accortezza di disinfettare con alcool o varechina le forbici, per non trasmettere ulteriormente la malattia.
Raccomandazioni sulla coltivazione
Se allevata in vaso, in primavera e in estate, va tenuta all’aperto.
Usare sempre i guanti quando si maneggia la pianta perché ogni sua parte è tossica.
Etimologia del nome
l nome del genere Nerium
deriva probabilmente dal greco neros
«acqua» questo perché è una pianta che cresce spontanea in prossimità dei corsi d'acqua.