Luce
Richiedono molta luce ma non il sole diretto.
Tmperatura
Durante l’estate la temperatura deve essere di circa 10-16 °C mentre durante l'inverno 10-13 °C. È importante che non superi i 16 °C, soprattutto durante la fioritura.
Annaffiatura e umidità ambientale
Annaffiare regolarmente in modo che il terreno sia sempre leggermente umido evitando di bagnare le foglie senza mai lasciare ristagni idrici nel sottovaso.
Per avere un microclima umido intorno alle piante, sistemare i vasi sopra dei sottovasi con il fondo pieno d’acqua e materiale inerte, facendo in modo che le radici non entrino mai a contatto con l’acqua.
Rinvaso e tipo di terreno
Se le piante non vengono buttate via al termine della fioritura è necessario rinvasare, eliminando contemporaneamente i fusti fioriferi ormai appassiti e le foglie più brutte. Si usa un buon terreno ricco di sostanza organica, mischiato con un po' di sabbia grossolana, a reazione leggermente acida (eccetto la Primula obconica che si può allevare anche in terreni calcarei).
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Usare un concime liquido, opportunamente diluito nell'acqua d’annaffiatura, ogni due settimane, iniziando quando compaiono i primi i boccioli fiorali e per tutta la durata della fioritura. Ridurre a un quarto le dosi del concime rispetto a quelle indicate nella confezione.
Fioritura
L’epoca di fioritura è variabile da specie a specie ma in genere inizia in inverno e termina nella tarda primavera.
Potatura
Le
Primule
non si potano. Vanno solo eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che possano trasmettere malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare
).
Propagazione
Si può realizzare la moltiplicazione per semi distribuendoli su un terriccio per semi (si trova già pronto nei vivai) che andrà tenuto all'ombra, a una temperatura di circa 12-15 °C e sempre umido. Quando i semi germoglieranno si sistema il vaso in una posizione più luminosa e non appena le piantine saranno sufficientemente grandi si trapianteranno nel vaso definitivo.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per semi
).
Al momento del rinvaso è possibile effettuare anche la moltiplicazione per divisione della pianta.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per divisione della pianta
).
Parassiti e malattie
Foglie ingiallite
indicano aria troppo calda e secca.
Una
breve fioritura
indica che la temperatura è troppo alta.
Foglie deformate e appiccicose annunciano la presenza di
afidi
o come comunemente sono chiamati,
pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli Afidi”).
Se
le foglie si ricoprono di una muffa grigia
vuol dire che è in corso un’infezione fungina dovuta a un ambiente troppo umido.
Occorre eliminare le parti danneggiate, far asciugare il terreno e trattare con fungicidi ad ampio spettro.
Gli
acari
possono infestare
la pianta. I danni diventano evidenti con decolorazioni nella pagina superiore delle foglie che alla fine cadono. Vivono prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie dove formano delle fitte ragnatele. Sono in genere di colore bruno, rosa o rosso, secondo lo stadio di sviluppo.
Si può provare a combatterli mantenendo intorno alla pianta un ambiente molto umido
(affatto gradito). Se però in questo modo non si riesce a tenerli sotto controllo, occorre intervenire con prodotti acaricidi facilmente reperibili presso un buon vivaista.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli Acari”).
Raccomandazioni sulla coltivazione
Sono piante da ambiente fresco pertanto quando si comprano, in genere fiorite nel periodo invernale, vanno sistemate all’aperto su un davanzale mentre in estate si mettono vicino a una finestra, lontano dal sole diretto e dalle correnti d’aria.
La Primula obconica può causare eruzioni cutanee dovute alla primina, una sostanza che si trova in tutte le parti verdi della pianta, specialmente nella peluria della pagina superiore delle foglie e dei piccioli.
Curiosità sulle piante
Nel linguaggio dei fiori la primula rappresenta la prima giovinezza perché è il primo fiore che sboccia alla fine dell'inverno e rappresenta anche un augurio di buona fortuna perché annuncia la bella stagione.
Hildegard von Bingen (1098-1179) mistica benedettina più conosciuta come Santa Ildegarda (anche se il processo di canonizzazione non è mai giunto a conclusione) studiosa di medicina, consigliava la primula come rimedio contro l’emicrania.
Etimologia del nome
Il nome del genere
Primula
deriva dal latino
primus
«primo» per indicare la precocità della fioritura che avviene subito dopo la scomparsa della neve. Questo fatto fu sottolineato da Shakespeare (1564-1616) nel suo
Racconto d'inverno
(
The Winter's Tale
) nel quale scrive:
«(...) pale primroses, That die unmarried ere they can behold (…)»
«pallide primule, che muoiono nubili»
riferendosi al fatto che fiorendo molto anticipatamente, gli insetti sono pochi per cui molte di esse non vengono impollinate.